È tempo di votare

04 luglio 2024

Monthly House View - Luglio  2024 - Cliccando qui

Nella storia dell’umanità, il 2024 sarà ricordato come l’anno record delle elezioni, con metà della popolazione mondiale che si recherà alle urne in 68 Paesi.


I riflettori sono in particolare puntati sulle presidenziali statunitensi di novembre, che si preannunciano ad alta tensione. L’11 luglio sarà annunciata la condanna che dovrà scontare Donald Trump, riconosciuto colpevole di 34 capi d’accusa per il caso Stormy Daniels. In teoria, rischia fino a quattro anni di reclusione. Si osserva una forte polarizzazione politica e la società americana è lacerata da profonde disuguaglianze sociali ed economiche; nel primo trimestre del 2024 il 10% della popolazione deteneva due terzi della ricchezza ed il 50% dei meno abbienti solo il 2,5%. Considerando le divisioni ideologiche, l’erosione democratica e la crescente violenza, nei loro scenari di rischio i vicini canadesi ipotizzano addirittura una potenziale guerra civile negli Stati Uniti. Un simile evento avrebbe un impatto enorme, sebbene la probabilità sia pressoché nulla. Le azioni degli attivisti proindipendenza del Quebec negli anni Sessanta, lungi dall’essere una guerra civile, avevano turbato l’ordine locale per un decennio, culminando nella crisi dell’ottobre 1970, e sono ancora impresse nella memoria dei canadesi.


Lo sguardo è stato piuttosto rivolto all’altra sponda dell’Atlantico, dove non erano attesi significativi colpi di scena dalle elezioni europee. Si temeva una potenziale frammentazione e polarizzazione del Parlamento europeo, con un’avanzata degli estremismi, ma infine i conservatori (PPE,  Partito Popolare Europeo) hanno conservato la maggioranza e guadagnato persino dei seggi. I verdi, i centristi ed i liberali (Renew Europe) hanno perso terreno, mentre l’estrema destra ha aumentato i consensi (primo partito in Francia ed Austria). Dal suo canto, l’estrema sinistra è rimasta stabile. 

La sorpresa in termini di polarizzazione è giunta dove meno la si aspettava, con lo scioglimento dell’Assemblea nazionale da parte di Emmanuel Macron la sera stessa delle elezioni europee. Al termine del secondo turno in programma il 7 luglio si conoscerà l’esito delle nuove elezioni legislative. Oltre al partito presidenziale, si sono rapidamente formati due grandi schieramenti: l’estrema destra (il Rassemblement National, RN) e l’alleanza della sinistra moderata con quella radicale (Nouveau Front Populaire, NFP).


Il mercato azionario francese ed il debito nazionale hanno immediatamente risentito di questo clima di incertezza politica, dove emerge la possibilità concreta di una coabitazione tra il presidente Emmanuel Macron ed un primo ministro di un altro partito. In questo contesto di volatilità, riteniamo interessante individuare le asimmetrie dei mercati e sfruttare le potenziali opportunità. Il mercato americano prosegue imperterrito la sua corsa e continua a segnare massimi storici, sostenuto dall’azione di NVIDIA, che da inizio anno contribuisce ad oltre un terzo della performance dell’indice S&P 500. La società è ormai l’emblema della rivoluzione legata all’Intelligenza Artificiale (IA) e, con oltre 3.000 miliardi di dollari, è diventata la maggiore capitalizzazione al mondo. Mai prima d’ora si era assistito ad una simile progressione. La capitalizzazione è infatti decuplicata in quattro anni. Ora si tratta di capire chi sarà il prossimo campione. Come per General Electric nel 2000 ed Exxon nel 2007, il futuro apparterrà probabilmente all’operatore in grado di reinventare ed immagazzinare l’energia di domani. In attesa di conoscere la risposta, in questo nuovo numero vi proponiamo un approfondimento sul petrolio. 

 

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Monthly House View, 20/06/2024 – Estratto dall'Editoriale

04 luglio 2024

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